30 giugno 1994 – 30 giugno 2024
Ho voluto ricordare così un anniversario importante della mia vita: trent’anni fa sostenni il mio esame di maturità.
Fu un’esperienza significativa, di cui vado ancor oggi orgoglioso. E ne serbo un ricordo affettuoso, carico di emozioni, anche e soprattutto per ciò che condivisi con i compagni, con i docenti, ma anche con i famigliari e gli amici. Era giusto raccontare.
Quel mattino, già poco dopo l’alba, i raggi di sole avevano iniziato a bruciacchiare i prati. S’era dormito poco la notte. […]
Allora d’inverno si andava a scuola con dei variopinti maglioni di lana artigianale e a volte con la camicia, la giacca e persino con l’ascot […]
Tuttavia mi trovai uno stuolo di persone alle spalle: qualche amico, diversi compagni di classe, molti curiosi, ai quali era giunta notizia che il mio tema d’italiano sarebbe finito al Ministero della Pubblica Istruzione […]
Più che studiare, per tutto l’anno avevo letto una miriade di testi, quasi tutti al di fuori degli argomenti di studio […]