Recensione dell’allestimento del 14 luglio 2022 all’Arena di Verona
Nell’articolo emerge come per esprimere un giudizio obiettivo sugli spettacoli areniani, non sia lecito occuparsi con troppa preminenza delle voci in modo astratto; è necessario inserirle nel contesto essenziale del dramma e dello spettacolo.
Per dettagli sullo spettacolo: https://bit.ly/3yFabjK
All’Arena di Verona si assiste principalmente a degli spettacoli. In fondo il melodramma lo è: è la rilettura compiuta oggi di un’idea di ieri, attraverso gli strumenti di cui dispone il teatro dei nostri giorni.
Dico questo perché a volte nei commenti “da bar” e persino nelle recensioni si tende a considerare usurpante il ruolo della musica e i conformismi che essa ha creato nella storia dell’interpretazione, nell’evoluzione degli stili: “lo squillo” del tenore, “i filati” del soprano, “le note di petto” del mezzosoprano, “la cavata” del baritono, la “perfetta dizione del basso anche nelle note profonde”. ”E, appunto, ci si dimentica che in particolare all’Arena si rappresenta una piece teatrale, nella quale c’è anche la musica. [continua…]